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Re(be)ligion il nuovo disco di Ira Green che segnerà l’inizio di una nuova era nel rock made in Italy.

Un viaggio nella personalità dalle idee molto chiare della rocker Ira Green.

Abbiamo avuto il piacere di ascoltarla live nella sua ultima data romana del Re(be)ligion tour, che l’ha vista protagonista in varie città italiane. Siamo stati travolti da una scarica di adrenalina pura. Un carisma e una personalità imponente, una voce inconfondibile, possente che soprattutto sugli acuti sembra urlare al mondo affinché tutti possano sentirla.

2016-10-29-23-06-42Ci presenta il suo repertorio inedito accompagnato da alcune cover dei Nirvana, Jeff Buckley, AC/DC e Prince. Sul palco accompagnata da Mauro Naviglio (Rhythm guitar) Marco Branca (Bass guitar) Biagio Felaco (Lead guitar) e Mario Di Napoli (drums) ha entusiasmato ed emozionato il locale romano sold out solo per lei.

L’avevamo intervistata qualche mese fa e ci aveva promesso qualcosa di VERO nel suo nuovo progetto discografico Re(be)ligion e così è stato. “In una società dove le istituzioni sociali e le religioni allontano le persone c’è bisogno di rompere il sonno che ci sta portando a vivere la vita con pigrizia, dando poca importanza a ciò che ci circonda. Lasciate perdere tutto e da questa scritta fate venir fuori la parola REBEL e fate venir fuori voi stessi, il vostro universo dalla prigione mentale che il mondo odierno ha creato…BE RE(BE)LIGIOUS.”

Ma vediamo nel dettaglio il progetto: un mix di Grunge, Hard Rock e metal alternativo. Edito dalla 69Record contiene 10 brani e un bonus track. Un album che si fa ascoltare con vero piacere che alterna momenti di puro rock a quelli soft come “Love can stop the rain”, la rappresentazione del pregiudizio e di quanto possiamo farci influenzare da esso; “I’m still calling you” parla del dolore delle persone che ci sono vicino e che amiamo. In questi brani si evince in modo particolare tutto il suo talento vocale e ci stupisce come Ira passi dalla dolcezza alla rabbia con eleganza e potenza. Il Rock robusto lo troviamo con “Hello good day, un brano che racconta di una giornata che si vorrebbe passare bene e che puntualmente invece viene disturbata; “Gravity soldier” un sound mental che accompagna il concetto dell’essere materiale e del perdere di vista le cose realmente importanti; “You’ve got the sun” racconta pezzi di vita vissuti, affronta il tema del bullismo, come si cresce, si reagisce, si fanno percorsi, si sbaglia, ma che la cosa importante è capirlo; “I’m wrong” è un pezzo perfetto come biglietto da visita. Lanciato come singolo, il video (regia Danilo Leone) ha superato le 200.000 visualizzazioni in soli 7 giorni. È l’apologia dell’essere sbagliati, nell’essersi fidati, nell’aver amato qualcuno ed è proprio per questo che è meglio vivere senza parametri di scelta e seguendo il proprio istinto; “You can’t control me” è l’urlo che tutti sognano di fare alle persone che ci vorrebbero diversi e che dovremmo circondarci solo di persone che ci facciano stare bene; “Fall asleep” un brano struggente che parla della morte facendoci riflettere. L’album termina con “Light from your eyes” che racconta l’amore inarrestabile, quello che ti fa andare contro ogni ostacolo.

Buona anche l’idea della bonus track “Music’s Tramp” versione in inglese del suo primissimo singolo “Mondo senza regole” che ci fa capire come Ira affronta la musica e come sia alla continua ricerca del confronto e della comunicazione.

In definitiva un buon lavoro, l’album è ben fatto. Un rock energico che riesce a coniugare romanticismo e grinta che consigliamo assolutamente di ascoltare. I numeri ci sono…la determinazione e il talento smisurato anche…siamo convinti che sentiremo ancora parlare di lei.

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