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Francess: il bello di riascoltare certe canzoni

Quello di Francess è un disco che ha poco a che fare con i connotati scontati a cui faremmo riferimento parlando di omaggi o – banalmente chiamate – cover. La cantante italo-americana sforna un lavoro che intitola “A bit of italiano” cercando di racchiudere in se questa apologia di radici, questo connubio di terre decisamente lontane tra di loro. E non è solo un discorso di rendere “americane” alcune tra le più belle canzoni del nostro patrimonio discografico perchè dentro, a tradurre pezzi celebri come “Il cielo in una stanza” oppure (pescando davvero a caso) “Vengo anch’io no tu no”, ci troviamo influenze elettroniche di varia estrazione, orchestrazioni e quel sapore decisamente apolide di interpretare la musica come fosse una terra di tutti e di nessuno. In questa sequenza di nove canzoni troviamo anche un inedito dal titolo “Good fella” che probabilmente più di tutti cerca di rappresentare questa convivenza di “razze” e di estrazioni. A tratti ci riporta immediatamente alla mente la storica “That’s Amore” di Dean Martin. Ma qui siamo all’oggi del 2017 e qui siamo tra le corde vocali di una delle più interessanti nuove voci del nostro bel paese.

Chi c’è dietro il mestiere della tua voce? Una donna in carriera o una bambina che gioca?
Una bambina che gioca ad un gioco più grande di lei.

Dall’elettronica ad un live orchestrale. Ma qual è la vera dimensione di questo disco?
A bit of italiano ha un sound elettronico impreziosito da una dimensione a volte orchestrale e acustica sia nei live che nel disco quando il brano lo richiede.

E la vera dimensione di Francess…qual è?
La dimensione di Francess è la ricerca continua di un mondo sonoro che soddisfi le sue esigenze comunicative.

Certo che l’Italia ha davvero grandi canzoni. Ma sono grandi con il senno del poi oppure lo erano già appena nate?
Il senno del poi in alcuni casi permette di idealizzare canzoni e periodi storici. Ci sono capolavori il cui valore però è indiscutibile dal momento della loro nascita.

E la musica di oggi? Anche tu hai la sensazione che non riesce a scrivere qualcosa di grande?
Ogni momento storico ha la sua musica. L’arte in generale è sempre stata uno specchio che secondo me oggi riflette confusione e una grande crisi di identità.

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