Follow Us

“Flambè”, EMOD brucia le maschere

Un titolo esplosivo per un brano che non ha paura di spingersi oltre. “Flambè” è la nuova traccia con cui EMOD si mette a nudo, trasformando la scrittura in un’esplorazione sensuale e personale. Nell’intervista racconta la genesi del pezzo e il senso profondo del suo fare musica.

Bentrovato, EMOD. “Flambé” ricopre un ruolo particolare all’interno della tua carriera musicale?

Grazie. È un piacere trovarmi a chiacchierare qui con voi.

Come ogni canzone, che esce dal profondo di me stesso, anche “Flambè”, ha un ruolo, che definirei, sia particolare che fondamentale.

Fondamentale perché ogni brano dà la possibilità, ai miei amati ascoltatori, di conoscere un pezzetto in più della mia identità. Particolare, perché ogni canzone che scrivo aumenta la consapevolezza che ho di me stesso e mi permette di scoprire sempre di più chi sono, come artista e come essere umano.

Quali emozioni prevalgono all’interno del brano?

Questa è una bellissima domanda e rispondo citando-mi con una frase del brano stesso che dice: ” Noi siamo da emozioni forti, cavalchiamo onde come acrobati”. Dietro questa frase si cela molto e altro del tema che affronta “Flambè”, ovvero, un rapporto di totale complicità, che deriva da anni di conoscenza. Dove la voglia, continua, di scoprirsi a vicenda e sperimentare nuove sensazioni, nella sfera intima e sessuale, hanno permesso di far sì che l’amore diventasse ancora più forte e duraturo.

Credi sia importante stabilire un contatto autentico ed intimo con la persona che si ha accanto?

Certo! Però per arrivare ad essere autentico con il tuo partner si dovrebbe cercare di essere autentici, in primis, con se stessi. Solo così facendo si può essere totalmente sicuri di chi si è, in modo da comparire in totale trasparenza di fronte a chiunque, e non solo al partner. Poi, la sfera intima la mostri solo a chi ritieni più opportuno mostrarla.

Vorresti trasmettere un messaggio ai tuoi ascoltatori?

Il primo messaggio lo trasmetto a chi ancora non ascolta EMOD e mi chiedo cosa stiano aspettando!? Ahahah

Quello vero, anche il primo lo era, ricollegandomi alla risposta precedente, è di continuare a cercare dentro di noi la nostra vera autenticità quella che ci fa diventare eccezionali, che fa brillare i nostri occhi e che si riflette sugli altri illuminando anche i loro. Questo è il motivo per cui scrivo è il motivo per cui canto è il motivo perché ogni giorno lavoro per diventare un versione migliore di ieri e che può essere ancora migliore domani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *