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INTERVISTA- Roberto Crespi e “Il cielo non è blu”: la sincerità come unica salvezza

Nel nuovo singolo, Crespi affronta senza filtri le dinamiche di un amore non ricambiato. Un testo forte, crudo, dove l’autenticità prende il posto della finzione. Musica e parole si fondono in un racconto che rispecchia le fragilità umane con tocco poetico e suoni che uniscono passato e presente.

 

Il titolo il cielo non è blu è molto evocativo come mai hai scelto proprio questa immagine per rappresentare il brano?

Ho scelto questa immagine perché descrive bene quello che può succedere quando all’orizzonte ci sono dei nuvoloni neri che si avvicinano minacciosi e non lasciano presagire niente di buono quindi in una relazione di questo genere il finale non può che essere triste e il cielo non è blu e non c’è futuro.

Ti sei ispirato a qualcuno in particolare per la composizione e l’arrangiamento?

Direi proprio di no come si suol dire è farina del mio sacco che nasce dal desiderio di essere utile in questo mondo ma per quanto riguarda l’arrangiamento mi sono anche avvalso della collaborazione del grande percussionista Tony Cercola il quale è stato anche il percussionista di Pino Daniele e Tony Esposito.

Cosa rappresenta per te l’album generazione a testa in giù,? È solo un titolo o un manifesto?

Ma direi più un manifesto in quanto ci fa vedere con brani scritti per immagine la vita di tutti i giorni una vita che viviamo quasi tutti a testa in giù visto che il moderno modo di vivere si avvale di strumenti tecnologici nei quali siamo tutti immersi chi per una ragione chi per un’altra.

C’è un messaggio nascosto in questa canzone qualcosa che solo chi ascolta con attenzione può cogliere?

No non c’è nessun messaggio nascosto ma va ugualmente ascoltata con molta attenzione perché nessun concetto è nessuna parola sta lì nel testo per caso quindi ogni frase può essere oggetto di meditazione.

Quanto conta per te l’autenticità nella musica oggi in un panorama spesso dominato da contenuti superficiali?

Per me conta tantissimo tanto è vero che per essere autentico vado contro corrente una volta andavi controcorrente se eri superficiale oggi vai controcorrente se dici qualcosa di vero e di autentico ma per me va bene così non voglio cambiare a me piacciono i valori di una volta espressi in chiave moderna naturalmente.

Hai un pubblico molto trasversale ti rivolgi a qualcuno in particolare quando scrivi o segui solo ciò che senti?

Mi rivolgo praticamente a tutti a tutti quelli che non hanno paura di vedere la realtà di oggi anche se in musica è a tutti quelli che vogliono prendere uno spunto per pensare e migliorare la propria condizione di vita almeno nei valori sì in effetti mi rivolgo a tutti utilizzando un linguaggio pulito e comprensibile senza paroloni difficili da capire forse per qualcuno.

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