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Vir: “L’inno dell’alcolizzato” è la mia protesta in musica

Non è un elogio all’eccesso, ma un manifesto emotivo. Il brano racconta l’anarchia interiore di chi sceglie la propria strada, anche se imperfetta. Vir usa immagini forti, ironia e suoni folk per parlare di autenticità, trasformando il dolore in una canzone da canticchiare senza filtri.

 

Un caro saluto a te, Vir. “L’inno Dell’Alcolizzato” si destreggia fra serietà e ironia?

Si. Il concetto e ben serio o addirittura triste come si nota nelle ultime strofe. Ho preferito comunicarlo tramite immagini ironiche ed una melodia “allegra” non solo per renderlo “canticchiabile” ma anche per trasmettere quella sensazione di spensieratezza che potrebbe sperimentare un alcolizzato

C’è un verso del brano che vorresti portare all’attenzione del pubblico?

“meglio una morte da ubriaco piuttosto che una vita da sobrio”. Il punto non e l’ubriacarsi ma va tradotto come meglio credere nei propri ideali e valori piuttosto che omologarsi con la massa al fine di essere accettati. Meglio essere se stessi fino in fondo. costi quel che costi

Da dove nasce l’idea di “Per Aspera”?

“Per Aspera” significa in latino attraverso le difficoltà, difficolta che mi hanno accompagnato prima e durante la composizione dell’album. Volevo trasmettere all’ascoltatore la forza (che io ho trovato nella musica) di combattere le sfide che la vita ci pone davanti. Ogni problema che si ha nella vita e una possibilità che abbiamo per avvicinarci alla versione migliore di noi stessi, o almeno cosi e stato per me con questo album

Stai pensando di esibirti dal vivo?

Si. Per ora non posso contare più di 4 esibizioni sul mio curriculum ma sono state esperienze non solo formative ma anche inebrianti. Mi e piaciuto molto sentire il calore del pubblico ,”essere ascoltato” e non vedo l’ora di rifarlo.

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