Il nuovo singolo di Garcino è solo l’inizio di un viaggio artistico più ampio: uno spettacolo che unirà musica, immagini e memoria collettiva. In queste parole l’artista svela la sua visione: celebrare gli anni ’80 con sguardo attuale, restituendo al pubblico entusiasmo e leggerezza autentica.

Garcino, è un piacere averti qui. Il singolo è anche l’inizio di un progetto teatrale. Ci racconti in cosa consiste lo spettacolo?
Il piacere è mio! “Torniamo a ballare” rappresenta l’idea di portare nei teatri uno spettacolo che conterrà brani originali e cover riarrangiate di brani iconici degli anni ‘80, con immagini e coreografie in tema.
Che ruolo ha la memoria collettiva nella tua musica? È più nostalgia o celebrazione?
La memoria collettiva ha un ruolo fondamentale in questo progetto musicale, per risvegliare sensazioni e sentimenti positivi.
E’ sicuramente più celebrazione (anche nell’intento di arrivare ad una platea di persone che pur non avendo vissuto quel periodo – gli anni ‘80 – possa comprenderne e apprezzarne lo spirito) ma con un pizzico di nostalgia per chi invece quel periodo lo ha goduto appieno.
Riproponi anche brani iconici riarrangiati: come scegli cosa reinterpretare e in che stile?
La scelta dei brani sarà corale con il team di persone che collabora con me alla realizzazione del progetto. Gli stili saranno vari per poter offrire un quadro esaustivo del mood dell’epoca.
Qual è la sfida più grande nel riportare gli anni ’80 al pubblico di oggi?
Direi riuscire a rendere attuale l’entusiasmo che si respirava in quegli anni, sia in coloro che lo hanno perduto che in coloro che non lo hanno vissuto in diretta.