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ANEURISMA: mai mollare la presa…

Mettiamo in circolo questo pezzetto di passato, recente e non troppo dimenticato, fatto di sensazioni grunge e bei colori rock, ricamato con l’energia di chi ha rabbia e rivoluzione dentro e che allo stesso tempo sa parlare d’amore per la vita. Gli ANEURISMA fanno il loro esordio esortandoci a non mollare mai. E questo loro primo singolo dal titolo “Never Say” in qualche modo cerca di celebrare quel saggio movimento grunge che tanto ha cambiato le carte in tavola…

Un esordio che oggi significa anche una sfida ardua all’attenzione e all’omologazione main stream. Come vi approcciate alla scena discografica e soprattutto ad un pubblico sempre meno attento a tutto ciò che non è “moda”?
Siamo consapevoli che il panorama musicale attuale è totalmente diverso rispetto al secolo scorso. Gli spazi dedicati alla musica inedita, in particolar modo a quella indipendente, sono ridotti, ma fortunatamente rimane ascoltata e seguita da molti.
Il nostro obiettivo è creare della buona musica ed emozionare chi ci ascolta conservando la nostra identità indipendentemente dalle “mode” del momento.

Certamente “Never Say” è figlia del rock anni ’90 e primi anni 2000 o sbaglio?
No, non sbagli. La nostra musica è profondamente influenzata dal rock anni ’90. “Never say” è una delle nostre composizioni più orecchiabili ma è nata di getto, in modo del tutto naturale. La composizione è uno strano processo, si inizia da un semplice riff e dopo 5 minuti hai una nuova canzone.

Il suono analogico al posto di quello digitale… anch’essa è una bella sfida…
Oggi, per ascoltare musica, bastano un paio di cuffie ed uno smartphone, ma è inutile negare che tra suono digitale e analogico c’è molta differenza e non per una questione nostalgica: ascoltare musica in vinile o cd, rispetto allo streaming, ha un sapore completamente diverso. Il suono digitale è comodo e conveniente ma non può essere paragonato al suono caldo, profondo e definito dell’analogico.

Oggi appariamo prima ancora di esistere. Oggi siamo tutti sottostanti ad un sistema di valori effimeri pilotati da pochi. In tutto questo come si riesce ad essere i protagonisti del proprio destino?
Si può essere sempre protagonisti del proprio destino anche in questo contesto storico. Certamente oggi è molto più complicato filtrare i giusti valori in un mondo di media e di Social che non sempre riescono a cogliere l’essenza delle cose.

Qualcuno ha detto che il Grunge è nato e morto con i Nirvana. Voi che rispondete?
Non si può considerare un genere musicale “morto”. Ogni musicista viene influenzato dalle generazioni precedenti per poi riproporle all’interno della propria arte. Ha il sapore di tramandare le vecchie tradizioni di padre in figlio. Un genere può essere meno seguito ma rimane sempre vivo all’interno dell’artista che lo crea e delle persone che continuano ad ascoltarlo.

A chiudere: il disco in arrivo? Qualche indiscrezione?
Il disco suonerà potente con qualche intrusione nel mondo della psichedelia: distorsioni onnipresenti ed un sound rabbioso, cupo e tagliente. Gli amanti del rock alternativo sicuramente non saranno delusi.

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