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HEADLIGHT: il tempo, la consapevolezza, l’amore

Esordio assoluto per gli abruzzesi Headlight che cercano dentro trame elettro-pop inglesi il vero fulcro espressivo per un primo disco di contaminazione e bellezza internazionale. Si intitola “Timeline” ed è una bandiera al divenire quotidiano della nostra vita, tra errori e consapevolezze, tra conquiste e sconfitte… ogni tassello sembra doverosamente incastrato in un puzzle che è indubbiamente complesso e ricco di grande poesia. Gli Headlight sdoganano così la loro musica, sottile dai tratti main stream anche grazie al primo singolo estratto, dal video ufficiale un poco vintage e un poco visionario: “This Love”, che pubblichiamo a seguire… per la regia di Giovanni Bufalini, una firma di prestigio nel giro “romano” dei grandi videomaker.

Prima domanda senza filtri: che rapporto avete con il tempo?
C’è un rapporto di amore ed odio, il tempo ci da speranza, confidiamo in lui, solo con il tempo possiamo raggiungere un obbiettivo, ma nello stesso momento crea in noi uno stato di insicurezza perché è impossibile fermarlo, il suo scorrere è inevitabile

E con l’amore, come concetto estetico e spirituale… che rapporto avete? L’amore gioca un ruolo fondamentale.
Secondo Boccaccio è impossibile sottrarsi all’amore. Noi siamo dello stesso parere. L’amore ci da la forza per andare avanti, per non demordere, è l’amore che muove tutto, in ogni ambito. Se non provassimo un sentimento d’ amore nei confronti della musica nessuno di noi avrebbe mai intrapreso questo percorso pieno di mille ostacoli.

Quanto tutto questo ha contaminato la scrittura di questo primo disco?


Avendo una visione completa del lavoro svolto ed anche anche una visione quasi esterna dell’album, possiamo dire che all’interno di Timeline ci sono due elementi essenziali per noi in questa fase della nostra vita, Amore e Speranza

Brani come “No Change” rimandano forte al passato di un certo “pop” internazionale. Forse anche dentro il titolo stesso c’è l’importanza di non dimenticare le origini… vero?
Le origini fanno di noi ciò che siamo, senza di queste non riusciremmo a capire il senso ed il perché delle cose, forse sono gli unici elementi che accomunano davvero tutto, dall’uomo ai semplici oggetti, perché ogni cosa ed ognuno di noi possiede origini che porterà sempre con se, quindi non possiamo mai dimenticarci di loro. All’interno del brano è presente una frase ricorrente “if you don’t care”. Se non ci preoccupiamo di conoscere la storia e le origini, non saremmo neanche in grado di attuare alcun tipo di Cambiamento (no change).

L’evoluzione digitale della canzone di oggi: voi come la vivete? A distanza mi pare visto il mood di questo vostro esordio…
All’inizio del nostro percorso eravamo totalmente distaccati dal mondo del digitale. Con il passare del tempo e con il nascere di nuove canzoni siamo riusciti ad adottare una nuova ottica e ad approcciarci a questo nuovo modo di fare musica.

A chiudere: quanto questa musica è scesa nel vostro “io” privato?


Sicuramente c’è tanto di noi in ogni traccia, è stato un percorso di crescita, che ci ha portato ad una maggiore maturità, musicale ed emotiva, i testi delle canzoni presenti all’interno dell’album possono definirsi autobiografici, esperienze e sensazioni vissute in prima persona

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