Eccolo il nuovo singolo di Marco Forti. Si intitola “Parole” e lo troviamo dentro tutti i principali canali digitali. Una canzone pop semplice che lo stesso Forti ci racconta così:
«Credo molto al destino e credo, questa, ne sia la prova. Ero a Capena, il paese in cui vivo e c’era una festa. Questa festa ricorreva ogni anno ed era benefica, dedicata ai soggetti affetti da Sclerosi Multipla. Questo ragazzo che se ne stava lì, sul palco, con sua madre. La madre è la sua portavoce e raccontava questa storia, su cui hanno scritto un libro e, finalmente, la gente ascoltava. Ha toccato il cuore di molte persone e il mio. Dice di chiamarsi Marco, proprio come me e quindi non potevo non far partire questo progetto! Marco De Alexandris è un ragazzo molto particolare e la sua storia potrebbe essere riadattata tranquillamente per la sceneggiatura di un film! Però forse non è ancora tempo di svelare niente. Posso solo dirvi che questa canzone prende spunto dalle parole di una poesia di Marco, che ho riadattato in canzone, per poi metterla in musica e, dopo varie vicissitudini e l’amicizia coltivata con il ragazzo e con i suoi genitori, è nata “Parole”». Marco Forti
Quanto abbiamo violentato le parole nella società di oggi?
Quello che purtroppo si violenta, nella società di oggi, come di ieri (e spero non di domani), in primis, è la libertà di pensiero, perché il diverso ci ha sempre fatto un po’ paura! Come dico in una battuta del mio spettacolo musico/teatrale, DAL MIO PUNTOUR DI VISTA (per il tour del mio primo album): <> Le parole sono “il portale” della nostra libertà ma possono esserci anche nemiche e portarci ad una chiusura interiore non indifferente. Come il testo del brano racconta, le parole possono essere un pugno forte all’anima come una carezza al cuore (le parole possono far male; le parole possono far bene) Ci hanno sempre detto di comportarci in un certo modo per essere civili ed in linea con i tempi, ma noi siamo fatti di ben altro che di regole, di mode, di “copioni” scritti da “recitare”. Noi siamo “nuvole di fiato” sospeso; un punto d’unione tra l’IO e il mondo esterno. Con le nostre parole siamo “briciole di vite” sparse un po’ dappertutto e violentare le nostre parole significherebbe violentare noi stessi, a parer mio
Quanta vita si deve “patire” prima di scrivere un simile brano?
Ho sempre ritenuto che il bello della scrittura è che ti fa vedere la vita in maniera diversa e spesse volte la vivi con delle consapevolezze maggiori. Un po’ come chi si sveglia dal coma e inizia ad apprezzare ciò che ha! È come se vivessi due vite, perché la scrittura (come per chi legge un libro) ti catapulta in un mondo tutto tuo, magari anche fantastico e ti dona la possibilità di “skippare” dall’utopico al reale e viceversa, come se stessi scorrendo delle foto su Instagram. Non è però sempre semplice stare a cavallo tra queste due dimensioni. Spesso si pagano delle conseguenze. Le canzoni che scrivo per me sono come dei figli, come i miei amici a 4 zampe. Nelle mie composizioni c’è sempre un pezzetto di me che lascio andare ed ecco perché “vivo due vite”. Questo brano però non è solo farina del mio sacco ma, dentro, c’è l’essenza di un altro vissuto; quello di Marco De Alexandris. Marco è un ragazzo meno fortunato di me, che non può parlare e che, di vita, ne ha patita molta, soprattutto per la pressione sociale che ha sempre ricevuto, sin da piccolo. Una storia che vale la pena conoscere, perché spesso, tutto quello che ci “spaventa” lo fanno tacere e resta nell’ombra
Canzone che aprirà la strada per un disco?
Proprio così. Possiamo dire che “Parole” sarà il singolo di lancio per un nuovo progetto, a cui sto lavorando da parecchi anni e che finalmente sta vedendo luce. Però ancora non è il momento di parlarne, non vorrei svelarvi niente
Hai pensato ad un video?
Certamente. L’idea già c’è. Con il mio team, ci stiamo organizzando. Sarà un video particolare, un po’ come la canzone. Colgo l’occasione per ringraziare il mio amico Emiliano Del Frate, che ormai è da un po’ di tempo che mi aiuta con la realizzazione dei miei progetti, nelle riprese e nella post produzione.