I Foo Fighters sono rimasti così entusiasti della loro serie Sonic Highways che si preparano per il sequel.
Gli otto episodi della serie erano stati concepiti di pari passo con l’ottavo album in studio dei Foo Fighters, anch’esso intitolato Sonic Highways. Durante la serie, i Foo Fighters hanno fatto tappa in otto città diverse (Austin, Chicago, Los Angeles, Nashville, New Orleans, New York, Seattle e Washington), con il preciso obiettivo di lasciarsi ispirare dalle musiche locali per la realizzazione dei brani del loro album: al termine di ogni episodio infatti veniva trasmesso un pezzo composto durante la permanenza del gruppo nella città visitata con la collaborazione dei personaggi intervistati.
L’obiettivo del gruppo, però, non era soltanto quello di trovare l’ispirazione per la stesura del nuovo album, ma anche quello di raccontare la storia della musica statunitense dell’ultimo secolo, attraverso interviste ai protagonisti del panorama musicale locale e la visita ai luoghi di riferimento delle scene musicali più influenti, come gli studi di registrazione (Electrical Audio di Chicago, il Rancho de la Luna in California e gli Inner Ear Studios di Washington D.C.)
La scorsa settimana, il membro della band Chris Shiflett ha postato la foto di un aereo che riportava la scritta “Sonic Highways” su un lato. Sebbene, tuttavia, non abbia esplicitamente dichiarato che qualcosa bolle in pentola, a questo ha pensato Dave Grohl, confermando la notizia al britannico NME.
Grohl, ex batterista dei Nirvana e front man dei Foo Fighters, ha, infatti, anticipato che la location per la seconda serie potrebbe benissimo essere l’Inghilterra:
Ciò che rende l’idea grandiosa, il concept del progetto, è che potrebbe svolgersi ovunque perché ogni città possiede una sorta di storia musicale, ma non saprei. Di tutti il luoghi del mondo, Inghilterra e Gran Bretagna sembrano semplicemente i più proliferi. C’è davvero molto qui.
Grohl ha comunque sempre dimostrato un forte interesse per la storia della musica. Oltre a Sonic Highway, infatti, ha diretto e prodotto anche l’apprezzato film/documentario “Sound City” sulla storia dell’omonimo studio di registrazione in Van Nuys, Los Angeles.
Di seguito uno spezzone dell’intervista: