Sceso in pista da poco tempo, pubblicato da BAM International lo scorso 28 Aprile, ecco il nuovo ritorno di Marcy sulla scena artistica italiana e non solo. Cantautore oggi ma ballerino, e coreografo da sempre… soprattutto ideatore di musical con cui ha girato il mondo – potremmo dire senza troppo esagerare. Oggi torna a casa, qui in Italia. E lo fa in modo figurativo e artistico, e lo fa davvero in senso umano. “Torno a casa” è un disco di bella musica italiana che celebra la sua “appartenenza” alla nostra terra e lo fa con una leggerezza che sembra velluto… sembra una danza che poco a poco si poggia. Un ritorno non solo all’Italia ma all’italianità con un disco internazionale che si arricchisce di quel gusto assolutamente americano di fare orchestrazioni e di gestire le melodie. L’inglese è una colonna portante del suo cantare ma che bel gesto e che bel sentire questa “Torno a casa” che da il titolo a tutto l’ascolto: personalmente torno ad assaporare quel piglio antico di un Modugno come di un Aznavour, quell’eleganza di coniugare le parole nel tessuto per niente scontato di una melodia ricca di bellezza e finiture. Insomma la musica in un ampio scenario letterario e compositivo. Un disco che ormai ha perso aderenza nelle mode del momento in cui il breve impatto digitale ha reso stereotipata ogni cosa. L’espressione del leader dei fu Gen Rosso, è una musica che richiede al gusto la cultura adatta per stare al passo con la sua scrittura. Dal video avremmo potuto aspettarci qualcosa di più… anche se in fondo è questa il nascondiglio sicuro per la semplicità.