Tra simbologia sacra e sperimentazione elettronica, il musicista torinese lancia un segnale forte e controcorrente.
Dietro “Una nuova luce sul mondo” non c’è solo un brano, ma un intero impianto narrativo che trasforma la musica in atto filosofico. Il ritorno di figure bibliche, la critica implicita a un mondo cinico e la ricerca di un suono mai sentito prima fanno di questo lavoro una delle proposte più coraggiose dell’anno.
L’utilizzo del TH8 di Acustica Audio dona un carattere inedito alla produzione, rendendo ogni passaggio del brano un’esperienza percettiva. Se il disco che seguirà manterrà queste premesse, potremmo trovarci davanti a un piccolo classico contemporaneo.