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Bazzoli & D’Amato: un 45 giri di “Superpop”

Decisamente contro ogni forma di moda, di tempo e di coerenza. Decisamente in “direzione ostinata e contraria”, dal video di oltre 10 minuti al genere che un tempo, dai tardi anni ’60 fin dentro gli scheletri della fusion di oggi, ha dettato grandi pagine di storia e di stagioni musicali negli ascolti di tutto il mondo. Da Berry White a Beethoven: cosa sia davvero il “POP” è una domanda importante, qualcosa che impegna l’attenzione per una vita intera… crediamo bene… l’esperimento che vi raccontiamo qui è decisamente interessante: Alberto Bazzoli & Gianni D’Amato pubblicano un 45 giri dal titolo “Superpop” dove regnano sovrani 4 brani. Sono due a fare da intro e da outro, una leggerissima celebrazione a “Inno alla Gioia” e una partitura per archi a chiudere il tutto che si intitola semplicemente “AB”. Nel centro, i due singoli di “Superpop”, che sono “Love me” e “Monaco”. Incastonato dentro spiritualità glamour ci troviamo nei ricami eccentrici di funk, di pop ovviamente, di orchestrazioni da gran gala… il tutto rigorosamente in analogico firmato dalla produzione di Roberto Villa per “L’Amor Mio Non Muore”. Eccentrico il modo di pensare al passato. Analogico il modo di guardare al futuro. Surreale, antico, folle e un poco antitetico.

Che nostalgia infinita… nostalgia canaglia… che ritorno al passato. Partiamo da qui: perché questo meraviglioso gusto del “prima”? Ha un significato per voi?
Questo disco serviva per mettere in chiaro la nostra cultura, che ha radici profonde negli anni ’70, ma la parola “Nostalgia” non la amiamo molto 🙂 ! Abbiamo usato come ispirazione quel mondo, che è quello che ci appartiene, ma la nostra volontà era quella di non apparire come un “revival” sterile. Credo che ci siamo riusciti perché i pezzi, pur avendo chiari riferimenti, non suonano come i brani degli anni ’70.

Che poi tutta la produzione è figlia del secolo scorso… di qualche generazione fa. Anche in questo esiste un filo conduttore?
Intendi il registrare in analogico e stampare i vinili, ad esempio? Ormai in quest’epoca tutto coesiste nello stesso momento. Scegliere di registrare in analogico lo si fa per la ricerca di un certo “colore”, ma inevitabilmente ci si discosta dal passato. Stessa cosa per il vinile, che è ormai un prodotto icona dell’epoca d’oro della musica. Una sorta di Neoclassicismo. Visto che l’argomento è il “Pop”, è sicuramente più “Pop” il vinile del cd o del file su spotify. Così come se si chiede a uno per strada di immaginarsi uno studio di registrazione, penserà verosimilmente più ad un posto come Abbey Road che a uno studio moderno freddo e asettico con uno schermo della Apple.

Dall’”Inno alla Gioia” a Barry White. Tante le citazioni che potremmo trovare, anche un certo glam firmato George Michael. Dunque il pop passa anche per tutto questo?
Come continuo a ribadire “Pop” per noi ha il senso di “Iconico”, tutto ciò che è iconico nella musica è ormai sedimentato nelle coscienze comuni come “Pop”, dalla musica classica, ai Beatles, alla Disco Music.

E poi perché proprio questa introduzione? Giusto per sottolinearla quanto merita…? In genere la più gettonata dalla storia è stata anche “Aria sulla quarta corda”…
Infatti c’è una chiara citazione anche a quella in “Love me”! La scelta dell’intro è stata fatta perché volevamo includere nel nostro lavoro le sonorità della musica Classica, delle Orchestre da colonna sonora. Questo brano, oltre a suonare particolarmente bene come intro, era perfetto per rappresentare proprio il concetto di “Pop” di cui parlavo sopra. Tutti noi l’abbiamo eseguita almeno una volta col flauto alle medie!

Cos’è per voi decisamente “super” nella vita?
Tutto ciò che è “oltre” il suo significato, che forza il recinto del contenuto.

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