Quanto bel fermento in questa nuovissima scena italiana. Lei è DeuDia, giovanissima cantautrice “dark” della capitale che dopo un consueto percorso di scoperta, sperimentazione e poi alla fine anche passando per concorsi e scenari simili approda alla scrittura e alla produzione digitale anche grazie all’incontro con un veterano del settore: Luigi Piergiovanni della Interbeat Records. Sotto la sua supervisione Ella Laudy (così si fa chiamare oltre al nome d’arte) arriva a dare vita ad un paio di estratti che apparentemente sembrano lontani l’uno dall’altro ma in fondo l’anima portante è la stessa. In questi giorni in radio esce il singolo “Ghost Dreamer” che dietro veli di scuro dark epico e metropolitano fa bella mostra una voce assai potente, sottile quanto basta e in cerca di introspezione per quanto il genere tenda a cercare esplosioni di dinamiche e di canto. Ma noi la vogliamo anche citare per il bellissimo antipasto musicale con la suggestione vocale che ci ha regalato questa estate impressa anche in un video di animazione come “Situation wired”. Come sempre qui diamo spazio anche alle nuove voci che più di tutti hanno doverosamente bisogno di spazio per dire la propria…
Ella Laudy come e perché diventa DueDia? Che significato c’è dietro questo nome?
Ella Laudy diventa DeuDia dopo un ispirazione speciale che ho avuto. Il significato che si cela dietro questo nome d’arte riassume in pieno la mia identità e la mia interiorità.
Partiamo da “Situation Wired”, una bellissima nenia immortalata da una clip d’animazione che ci è piaciuta tantissimo. Di chi è stata l’idea e la scrittura del tutto?
“Situation weird “è l ultimo brano che ho scritto e composto del mio album -The perfect machine- .
Idea che mi ha convinto, quella del mio produttore Luigi Pier Giovanni di fare un video animato, dove ha saputo cogliere una parentesi particolare della mia vita e farla trasformare appunto in un cartoon movie biografico.
E poi una trasformazione quasi “epica” dato che in “Ghost Dreamer” quasi torni “normale” e sfacciatamente “pop”…vero?
In realtà “GHoSt DreAMer” non è una trasformazione anche se così lascia intendere, ma bensì “l’ uscita” e la presentazione più recondita del mio io artistico/spirituale. Si, con aggiunta di un tocco di PoP 🙂
Nella cultura indie c’è sempre una voglia di rivoluzionare le cose…secondo te che tipo di rivoluzione pensi si debba intraprendere? E tu personalmente come ti relazioni a questo fermento?
La vera rivoluzione in campo musicale, soprattutto in questa era , per quanto mi riguarda è quella di fare emergere ed evidenziare (quindi non sottraendo o annullando) messaggi positivi e di speranza che esaltano il bello e il buono della vita presenti anche nelle situazioni difficili che essa ci pone.
Dunque c’è un disco in arrivo…ce lo vuoi anticipare in qualche modo? Avremo sempre sonorità in linea a quello che abbiamo sentito?
Anticipo che “The perfect machine” è un insieme di affascinanti atmosfere diverse tra loro che raccolgono una miscela di carismatici suoni classici e moderni affini ad una dimensione unica ove passato, presente e futuro si sposano perfettamente.
Prossimo video: a matita o a colori?
Il prossimo video sarà sicuramente a colori, amo la luce, soprattutto quando filtra attraverso I miei messaggi e I miei video. L’album evidenzierà questo aspetto che non si evince in -‘situation Weird’ e ‘Ghost dreamer’ nonostante il messaggio positivo finale in entrambi I brani.