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Gheri il cantautore lucchese si racconta per noi

“Generazione 0”, l’album di esordio del cantautore Gheri, nome d’arte di Gabriele Cancogni, classe 1981, nasce a Lucca e a 16 anni inizia a suonare la batteria e il pianoforte. A 18 anni scoppia l’amore per la chitarra acustica e la scrittura. Il sogno di trasformare la passione anche in un lavoro lo spinge a fare una prima esperienza a New York, dove soggiorna per un anno. In seguito si sposta a Dublino dove si guadagna da vivere esibendosi come artista di strada e dove conosce Paul Mooran che lo avvicina al genere Folk. Poi una nuova vita in Colorado e la passione per il Southern Rock. Ma la sua casa è l’Italia ed ora ci è tornato e abbiamo avuto il piacere di parlarci e raccontarci un pò.

Com’è nata la passione per la musica?

E’ nata un giorno di diversi anni fa…ho imbracciato per caso la chitarra e da quel momento non l’ho più lasciata…

E’ uscito il tuo disco parlaci e raccontaci di questo nuovo progetto?

L’album è stato scritto in due anni e mentre componevo mi sono reso conto che tra un brano e l’altro c’era un filo conduttore che li teneva insieme : erano le paure, le speranze ed i sogni di questa generazione, con tutte le sue  difficoltà. Una generazione che può e deve farcela..da qui il titolo dell’album Generazione 0.

Da dove nascono i testi? 

Nascono come una carrellata di immagini e di piani sequenza su quello che sento e vedo all’interno del brano. 

Tra le undici canzoni quale ti emoziona di più? 

Il brano che mi emoziona di più è “Sul Confine”..l’ultimo brano dell’album….ci sono particolarmente affezionato perché è stato il primo brano che ho scritto e  che mi ha poi indicato la strada dell’album.

Quanto è stato importante per te e viaggiare e confrontarti con l’estero?

E’ stato importantissimo,mi ha infuenzato e cresciuto molto .

Ci sono degli artisti a cui ti ispiri e con cui vorresti duettare?

Il mio sogno nel cassetto e se di sogno si parla mi piacerebbe duettare con Bruce Springsteen,per me è stato ed è da    sempre una grande fonte di ispirazione sia sul palco che fuori. 

Hai collaborato con grandi musicisti e attualmente collabori con Luciano Lisi come sono nate le vostre collaborazioni?

Un giorno mi chiama al telefono Zucchero e mi dice con mia grande sorpresa che ha sentito alcune mie canzoni e li sono piaciute,  così mi chiese di andarlo a trovare in studio.. da li a breve abbiamo scritto due brani insieme. Un’ esperienza straordinaria che mi ha fatto crescere artisticamente e che porto tutt’ora nel cuore. Con Luciano Luisi invece ci siamo incontrati diversi anni fa, lui aveva sentito alcuni miei provini e da quel momento ha deciso di starmi accanto.. siamo tuttora grandi compagni di vita e di lavoro. 

Che consigli daresti a chi vuole avvicinarsi alla musica?

Di metterci passione e dedizione.

Cosa pensi dei talent?

Credo siano una ottima possibilità per i giovani …tutto quello che aiuta un giovane  ad entrare nel mondo discografico è positivo.

Nei prossimi mesi presenterai il disco in tour? 

Si… presenteremo il disco in tour, lo suoneremo dal vivo…non vedo l’ora…

Progetti futuri? 

Suonare…suonare…suonare…..

Grazie per la disponibilità ti ringraziamo e ti aspettiamo presto nella nostra redazione. 
Grazie a voi.

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