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Il Silvestri cantautore e papà: “Parla un 16enne che si rivolge a quelli della mia età”

Come al solito la penna di Daniele Silvestri ha qualcosa di particolare da raccontare. Una storia, di quelle orecchiabili, di quelle piacevoli all’ascolto, ma che quando finisce ti fa fare un respiro profondo. Perché quella storia parla di adolescenza, fa parlare un sedicenne.

“È un 16enne che dà il peggio nel modo di vedere le cose, – ha detto il cantautore romano in conferenza stampa – parla un 16enne ma si rivolge a quelli della mia età”. Quelli della sua età che sono genitori e che prima di tutto, sono stati anche loro adolescenti. “I miei 16 anni sono stati abbastanza fortunati e felici (e per chi Silvestri lo apprezza quel 16 lo ritrova nella propria mente, quei sedici anni… “ho cominciato a 16 anni a non dormire molto e usare il tempo fino all’ultimo secondo che si può…”, ndr). Ci tengo a dire che non racconto i miei di 16 anni, se mi dicessero quelle cose ora mi troverebbero in totale disaccordo, come il non aspirare a nulla, l’isolamento nel mondo virtuale. Penso che togliere l’argentovivo sia il crimine più grande dal punto di vista umano, l’ho visto, so che è una possibilità che in questo momento storico è più facile. In questo ci sono un po’ le colpe dei nostri genitori che secondo me sono maggiori degli insegnanti. E a proposito di scuola c’è tanto di sbagliato, ma ci sono anche grandi persone che ogni giorno ci mettono il cuore”.

Cantautore e papà

Cantautore e papà, che non ha una soluzione: “Il lavoro di genitore deve essere fatto di impegno, passare per gli schiaffi che ti dicono che quello che davi per scontato non conta. Ascoltare è la prima cosa, non è questione di sensibilità, ma di possibilità, di tempo giusto per i propri figli. Quando parlo di mondo virtuale non intendo solo i social, intendo anche i videogiochi, vado sul tecnico, che forse è anche peggio”. Daniele Silvestri si trova ancora una volta a parlare di vita. E per questo ha chiesto il sostegno dell’amico e collega Manuel Agnelli, per la scrittura e per il duetto che si potrà ascoltare domani, venerdì 8 febbraio, nella serata duetti: “Ho sentito la presenza di Manuel in questo pezzo da sempre, glielo l’ho chiesto mesi fa, anche quando non sapevo ancora bene di cosa avrei parlato, ma la distensione orchestrale l’ho sempre pensata per la sua ugola. Il suo contributo di scrittura è stato importante perché mancava il suo lato femminile: Manuel è genitore di una figlia 15enne e quando ha scritto lo ha fatto dopo aver parlato a lungo con sua figlia”.

Il nuovo cd

“Scusate se non piango” è il titolo del cd che uscirà il 3 maggio, che Silvestri sta facendo conoscere in dispense: “Mi piace fare un po’ cose insolite e perché non sfruttare queste possibilità, anche giusto per confondere un po’ le idee. E poi il tour nei palazzetti, che non sono certo il luogo ideale dove ascoltare la musica, sarà una bella sfida”.

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