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LIMBRUNIRE… ascoltando “Salsedine”

Movimenti electro-funk che proiettano ogni cosa nei tardi anni ’90. Movimenti dolci e scuri di luce, andamenti misurati quasi in modo artigianale. E poi la voglia di non essere per niente scontati con soluzioni che affascinano per la loro semplicità. Ed ogni passaggio di Francesco Petacco, alias Limbrunire, sembra avere faccia a se. Questo è il nuovo singolo “Salsedine” con il bellissimo video a corredo diretto da Francesco Quadrelli. La solitudine non sembra essere la sola protagonista di questo brano… l’accettazione, la diversità come concetto spirituale, la varianza direi quasi. Penso che la salsedine ora arrivi ad essere una chiave narrativa di grande valore… da perdersi dietro le tante figure che questa accoglie, pensando alla solitudine…

Partiamo subito da qualcosa fin troppo evidente: quando Francesco Patacco diviene LIMBRUNIRE?
Francesco diventa Limbrunire quando ha l’esigenza di spegnere un amplificatore valvolare, quando decide di esplorare nuovi orizzonti sonori accantonando la dimensione Band per sentirsi più libero di sperimentare e sbagliare.
Limbrunire balenava nella testa da tempo ma non aveva abbastanza materiale per cercare di essere totalmente credibile nella propria dimensione, una volta raccolto e riavvolto il nastro è stato alquanto interessante mettere nero su bianco istantanee di vecchie polaroid trovate sul sedile posteriore di un Alfa 75.
È stato comunque un lavoro di anni, volati via in un istante, cantati da sempre.

Parli di “Salsedine” ed è interessante la metafora con cui ti leghi a certe dinamiche personali. In qualche modo, un certo tipo di cambiamento lascia sulla pelle una paura… si attacca come la salsedine… cosa ne pensi?
Sono d’accordo sul senso metaforico del cambiamento inerente alla Salsedine e se vogliamo anche sul retrogusto che lascia sulla lingua dopo una nuotata al tramonto, o se vogliamo l’allontanamento che richiama e ri-amplifica la sicurezza del campo base, di un coperta calda. Ho voluto dar risalto alla contrapposizione mare/salsedine intesa anche come zona di comfort ed evasione, causa ed effetto dello stesso algoritmo.

Un sound electro funk… e ci avevi conquistati già con quel singolo “Curcuma”. Da dove nasce questa scelta artistica?
Nasce dall’idea di omaggiare un tipo di sonorità che mi ha sempre affascinato e che probabilmente ascoltavo già in grembo. Nasce dopo aver looppato “Random Access Memories” dei Daft Punk, dopo aver letteralmente consumato “Woman” dei Justice ed essere rimasto a bocca aperta davanti alla produzione artistica di “Uptown Funk” di Mark Ronson. O forse perché sotto sotto avrei voluto vivere a cavallo tra i ’70/’80 e trovarmi per caso allo Studio 54 con un bel drink in mano!

E se ti dicessi che l’immagine di copertina mi rimanda alla bellissima Penélope Cruz in “Non ti muovere”? Sono visionaria forse…
Film bellissimo che ho tra l’altro rivisto recentemente!
Mi ci hai fatto pensare proprio tu adesso ed in effetti si denota qualche somiglianza con Penelope, dovrò però chiedere a Stefano “StenTwo” Sergiampietri che in realtà ha creato questa stupenda Digital Cover senza nessun riferimento particolare da parte mia se non il brano in sè. Ho lasciato a lui totale carta bianca perchè mi fido ciecamente delle sue intuizioni artistiche soprattutto sul genere femminile, ormai suo marchio di fabbrica.

Dopo due singoli… arriveremo ad ascoltare un nuovo disco?
Ci sono diversi brani in cantiere per un ipotetico disco e credo che quest’ultimo rispecchi ancora la dimensione romantica nella quale un artista possa trovare terreno fertile per svuotare appieno il vaso delle cose non dette. Oggigiorno possiamo fare un disco al mese, dipende da ciò che si vuole trasmettere e con quale accezione, per me è come un affresco nel quale il margine d’errore è pari allo zero. Avverto grande eccitamento ma altrettanta responsabilità davanti alla pubblicazione di un disco nel quale c’è sì sopra il mio nome ma soprattutto ciò che penso e sono.
Occorre poi essere oltreché sognatori anche realisti e tener conto di chi ascolta, di come si ascolta e dei dati che volente o nolente spingono verso le playlist ed inevitabilmente la pubblicazione di singoli.
Attualmente sto ragionando in ottica singolo o Ep, di certo non mi fermerò, ho ancora troppe cose da dire e fare, di entusiasmo e responsabilità da prendere soprattutto verso voi che apprezzate il mio percorso e che mi legittimate ad essere costantemente sul pezzo.