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“Love Story” – Il nuovo singolo dell’artista Gimmy

Scopriamo news e curiosità in questa intervista

Il brano “Love Story” parla di una storia d’amore vera terminata da poco. Nella canzone si apprezza la profondità delle parole, il vuoto che ha lasciato questo sentimento, la sofferenza, il dolore, ma anche quella piccola speranza. La melodia del piano è adatta per un tipo di canzone così.

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?

Secondo me la musica si sta un po’ perdendo per strada, si tende a seguire la moda, il momento, tutti fanno più o meno le stesse canzoni, pochissimi cercano di differenziarsi e seguire il proprio stile. Artisti che si sono fatti conoscere per quello che erano gli ho visti cambiare totalmente genere solo perché al momento la musica richiedeva altri standard e gusti, a mio avviso sbagliatissimo. La mia musica attualmente segue una logica, perché io scrivo ciò che mi rappresenta o ciò che mi potrebbe rappresentare, insomma sempre un qualcosa di reale. Mi piacerebbe mantenere sempre questa identità e rimanere su questo genere, al massimo darmi un’alternativa ma non seguire per forza il trend attuale.

Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Beh, sceglierei senza dubbio San Siro e come artista Mecna perché per me è stata sin da subito la fonte di ispirazione.

Quali sono i tuoi piani più immediati?

I miei piani immediati sono sicuramente quello di crescere come artista, di farmi conoscere sui social, che le mie canzoni riescano ad andare in qualche radio importante ed essere contattati da qualche etichetta o magari da qualche artista per un featuring… sarebbe un sogno.

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

Se rispondessi come vorrei probabilmente potrei scatenare mille polemiche ma ad oggi rimpiango mille volte il passato per una serie di ragioni. In primis i rapporti che si creavano erano diversi, erano più veri, c’era più rispetto, più stima, più verità, più trasparenza. La tecnologia e internet avranno sì velocizzato e migliorato alcuni aspetti, ma per altri ci hanno portato rovine e problemi. Centomila volte meglio fine anni 90 dove la musica di ogni genere era davvero bella.

Hai un videoclip nel cassetto, oppure dovremmo ancora attendere?

Si il video di Love Story è nei miei piani e non dovreste attendere molto.

Sempre convinti che ogni forma d’arte sia la massima espressione della bellezza. Tu da artista che rapporto hai con la bellezza? Quale il tuo pensiero in merito, in una società ormai distrutta dall’agognata apparenza, in cui l’arte sembra passare in secondo piano?

Ho un bel rapporto, nel senso che mi piaccio, non mi sento brutto o con qualche difetto insomma sono abbastanza contento. Anche se la vera bellezza la troviamo dentro e non fuori dove si nota solo apparenza ad oggi. Possiamo essere tutti bravi a sembrare belli ma la differenza la fanno i valori che portiamo dentro e penso di essere un ragazzo con tante qualità, genuino e grato alla vita.

C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti? Come nasce un tuo brano di solito? Raccontaci qualche aneddoto!

C’è parecchia differenza perché sono amante dell’elettronica quella dei videogames, mi piace molto la dubstep, trance, techno, hardstyle melodica, future bass insomma tutti quei generi che includono una grande melodia con le giuste combinazioni. Diciamo che l’influenza di mio padre, grandissimo appassionato di musica è stata notevole. Un mio brano nasce in questa maniera… scelgo in primis una strumentale che mi piaccia tanto, parto subito dal ritornello perché per me il ritornello è il 70/80% della buona riuscita di una canzone e mi spiego meglio; se un ritornello ti entra in testa hai fatto bingo, magari il testo non è un granché ma sicuramente la gente in giro canta il ritornello. Dopo di chè comincio a riprodurre la strumentale e scegliendo la tematica su cui scriverti, comincio ad abbozzare qualcosa.

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Vorrei ringraziare in primis Davide e Stefano che sono due miei amici che mi hanno aiutato inizialmente a credere in questa cosa, dedicandomi qualche serata in cui ci siamo confrontati, ringraziare BBJ colui che mi ha permesso di registrare i brani e fare questa nuova esperienza e ringraziare tutte quelle persone che mi sostengono che fanno il tifo per me ma un ringraziamento speciale va a mia madre che è colei con cui ho deciso di fare qualche duetto già esistente e con cui sto lavorando ad altri progetti.

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