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Luca Amoroso: il disco è “Mondo Perdona”

Una esortazione alla pace, con se stessi, col mondo, con il concetto di perdono. E poi questo suono che arriva dagli anni ’70 che tanto starebbe bene su vinile. Esce “Mondo Percona” il nuovo disco di Luca Amoroso, disponibile dentro le principali piattaforme digitali.

Enfant Prodige, Luca Amoroso, dopo essere nasce a Roma nel 1997, inizia a tre anni ad improvvisare suonando i tasti di una piccola tastiera a Pavia, luogo dove si trasferì con la sua famiglia. A sei anni compone scherzosamente le sue prime melodie a voce accompagnate da testi parodistici e simpatici che cantava alla mamma. A otto anni il primo vero approccio con uno strumento, impara infatti a suonare la chitarra, grazie a suo padre, che gli insegna i primi accordi principali. Inizia a scrivere le sue prime canzoni intorno a quell’età. Dotato di orecchio assoluto, con un piccolo quadernino dove erano scritti tutti gli accordi esistenti, impara presto tutti gli accordi fondamentali.
A nove anni la prima esibizione live, suonando la chitarra e cantando. Nel frattempo Luca registra le sue composizioni su un registratore a cassetta, regalatogli dalla mamma. A dieci anni, deducendo gli accordi dalle note della chitarra, impara a suonare la tastiera, affascinato soprattutto dall’Arpsicorde, predecessore del Pianoforte. A 11 impara la batteria assieme al grande batterista italiano Ezio Zaccagnini.
Nel frattempo continua i live assieme a suo padre e successivamente con diverse band nel fervido ambiente musicale dei Castelli Romani dell’epoca sia come batterista e cantante, sia come chitarrista e cantante. Continuano i live e a quindici anni impara a suonare il basso.
Nel frattempo si dedica alla composizione di poesie, sia in italiano che in greco antico. A ventidue anni inizia la composizione del suo primo album da professionista, molto atteso, intenso e altrettanto complesso, che scorre con un filo conduttore alle spalle, il cui processo di creazione e registrazione lo impegnerà per due anni: il titolo dell’opera è “Mondo Perdona”.

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