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Mauto: due nuove visioni sul suo tempo migliore

Gianfranco Mauto fa un passo verso il futuro della sua canzone ma senza mollare la presa con il passato recente, passato di un disco come “Il tempo migliore” da cui pesca il singolo “Le mani nel vento” e ce lo restituisce impreziosito di un video importante, dal peso narrativo e figurativo capace di edulcorare con ampia sensibilità il difficile tema del Morbo di Parkinson. E il futuro? Beh a quello ci pensa “La tua rivoluzione”, singolo nuovo che prende ispirazione diretta dalla celebre “Talkin’ ‘bout a Revolution” di Tracy Chapman. E come tradizione vuole, se ti tradizione ci è consentito parlare, anche di questo nuovo brano troveremo in rete ben due versioni: prodotta come nel video che segue, acustica, nuda e cruda, come ha fatto per un intero disco. Che sia la ricerca di un tempo migliore… che sia la ricerca di un equilibrio più vero…

“Le mani nel vento”… secondo te sono libere di andare o sono prive di un senso da dare ai movimenti?

Nella loro libertà c’è il nostro essere: le mani, il prolungamento del nostro animo e del nostro cuore, hanno un senso che va oltre il movimento: raccontano chi siamo meglio di ogni parola.

E la danza del video come e quanto accoglie il concetto? La vicinanza, l’aiuto… ma anche l’armonia del movimento…

Era questa l’idea che avevamo con il regista Claudio Piccolotto ed il produttore Domenico D’Angelo: ricreare queste emozioni così profonde, due corpi che si sfiorano in assoluto rispetto, che si completano e creano un’anima unica; ecco allora che la danza ci è apparsa subito la giusta metafora di questa immensa conquista dell’amore oltre ogni barriera ed i due ballerini, Veronica Pistorio e Daniele Savo hanno interpretato questi sentimenti con una profondità e partecipazione eccezionale e per questo gliene sono profondamente grato.

Posso chiederti cosa ti avvicina ad un tema delicato come quella del morbo di Parkinson?

Nulla di personale se non la vicinanza umana a chi ogni giorno deve combattere contro barriere da superare ed ostacoli dovuti anche all’indifferenza generale; per questo ho pensato che il tremore delle mani potesse trasfigurarsi nel vento che accarezza queste anime per poterle in qualche modo risollevare.

E poi il nuovo singolo pescato dalla letteratura di Tracy Chapman… perché? Non avevi parole tue per cantare della tua personale rivoluzione?

Sono molto affezionato a questo brano di Tracy Chapman per cui è venuto naturale cantarlo con parole nuove, legate al momento che vivevamo durante la pandemia. Non esisteva poi una versione in italiano ed ho pensato che questa musica fosse perfetta per interpretare il mio desiderio ed auspicio di rinascita per tutti.

Uscirà mai un 45 giri fisico, in vinile…?

Per ora non è previsto ma mai dire mai…

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