Follow Us

“THE FAMILY TREE: THE LEAVES” il nuovo album che completa la Trilogia di RADICAL FACE

Radical Face è tra i cantautori più originali e talentuosi della scena americana contemporanea, che ha dato il via a quel filone indie-folk a cui hanno preso ispirazione Mumford And Sons, The Lumineers e Bon Iver. Lo abbiamo conosciuto prima con la musica della pubblicità Nikon (“WELCOME HOME” DEL 2010) e per le colonne sonore di serie Tv come “PRIVATE PRACTICE” , “SKIN” E “CRIMINAL MINDS” poi per i sue due album “THE FAMILY TREE: THE ROOTS” (2011) E “THE FAMILY TREE: THE BRANCHES” (2013). Lo scorso anno ha accompagnato il video di Facebook “DI GRAZIE A QUALCUNO” con il brano “ALWAYS GOLD”. Dopo aver pubblicato lo scorso novembre “THE BASTARDS” EP, contenente una selezione di brani nati dalle registrazioni dei due precedenti album, ma non incluse in essi, l’artista di jacksonville torna per completare la trilogia iniziata nel 2011, in uscita il 25 Marzo 2016 su etichetta Nettwerk Music Group/Bertus.

“The Family Tree: The Leaves” chiude la trilogia iniziata nel 2011 e, come i precedenti lavori, è stato interamente realizzato da Radical Face nel capanno dietro casa di sua madre a Jacksonville (Florida). Tutte le registrazioni sono ad opera del solo Ben Cooper, e sono state realizzate con strumenti d’epoca o comunque reperibili alla fine del 1800 ed inizio del 1900, epoca in cui è ambientata la storia di questa famiglia tradotta in musica. Il terzo capitolo è in parte autobiografico.

The Leaves è certamente il disco più cinematografico dei tre: beats energici che si amalgano con la voce quasi fluttuante di Cooper, in un crescendo di archi e di emozioni frutto di un lavoro certosino dell’artista stesso che, strumento dopo strumento, ha aggiunto ogni singola nota fino a scolpire questa perla di dieci brani. Suoni folk sporchi e rurali, che si adagiano su canzoni morbide e pizzicate da echi di pianoforte, violino e banjo sono il marchio di fabbrica di questo incredibile artista. L’ultimo capitolo della trilogia è anche in parte autobiografico, con accenni alla tumultuosa vita reale di Ben Cooper. Proveniente da una famiglia molto numerosa nel sud della Florida, all’età di quattordici anni viene cacciato da casa e, di divano in divano, trova nella musica la sua nuova famiglia. Membro di cinque band, suona qualsiasi strumento, anche quelli che non sa realmente suonare, giocando di improvvisazione. L’assenza della sua famiglia d’origine lascia in lui un senso di solitudine, filo conduttore di ognuno dei tre dischi, che ritroviamo soprattutto in The Leaves. Il branoBad Bloodparla chiaramente della sua giovinezza. “It’s my life, but I wrap it in fiction – Radical Face

www.radicalface.com – www.facebook.com/RadicalFace