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ANDREA GIOÈ: il ritorno per proseguire

Con “L’Ottimista!” torna in scena la storia e il futuro del cantautore siciliano Andrea Gioè. Il bel pop italiano che incontra non solo la parola come testo ma anche la forma canzone come sensazioni e scenari. Questo disco è un vero raccoglitore dei momenti passati, di quelli migliori, di quelli più significativi di Gioè che riprende i suoi cavalli di battaglia e li risuona da capo dando anche nuove chiavi di lettura al suono come all’interpretazione. E poi 3 inediti che segnano il passo con un futuro assai vicino. In rete il video ufficiale.

Ottimismo e felicità, partendo proprio dal titolo del disco. La tua musica ha sempre avuto questa cifra stilistica. Cosa significa per te?
Su 260 canzoni scritte dal 1994 ad oggi ammetto di aver composto una buona fetta di pezzi positivi, ma nell’universo Gioè ahimé e per fortuna non ci sta solo il sole ma tante altre sfaccettature che potrete apprendere, assaporare e scoprire attraverso la mia discografia da “Perdo” (2003) ad Oggi.

Perché arriva un punto secondo te in cui un artista vuole rimettere assieme alcune delle sue canzoni del passato?
Fare dei punti della situazione fa sempre bene e negli anni l’ho fatto molto spesso, a volte in maniera ufficiale come la prima raccolta del 2014 “(…sto rinascendo) 15 anni di musica Sempre A Testa Alta!” in cui scelsi 18 dei miei pezzi più significativi, al 2016 in cui feci un regalo ai fans pubblicando un azzardato “Best Of” contentente 38 canzoni, alla semplice playlist Spotify creata il 23 Ottobre 2018 chiamata “The Essential”. Rivedendo tutti questi punti della situazione capisco quali sono negli anni le canzoni che ci sono e ci saranno sempre come “Andrea!(…sto rinascendo)”, “Lo so” e “Picciriddu” e quale spazio si guadagnano nel tempo le nuove arrivate come “Premura”, “XXL Man!”, “L’Ottimista!”, “Ti lascio andare (…ma non scappare)” e “Nel bene e nel male”.
Nel caso del mio nuovo album ‘L’Ottimista!” ho scelto di ricantare 4 brani del mio passato e mescolarli alle nuove canzoni creando un mix esposivo tra vecchio e nuovo.

Qualche canzone che è rimasta fuori? Qualcosa di importante che non ha trovato spazio?
In verità insieme al mio produttore Marco Bianchetti abbiamo scelto solo 12 brani su 25 che erano già pronti, ma nulla è al caso perché l’obiettivo è quello di fare uscire la seconda tranche de l’Ottimista contenente le canzoni rimaste fuori con l’importante brano “#fallinginlove” presentato alle selezioni di Sanremo Giovani 2019.

Perché il francese? Che legame hai con questo paese e con la sua lingua?
Ho vissuto a Lourdes per 5 anni, ormai sono bilingue, quindi inevitabilmente il francese fa parte di me, penso pure in francese, oltre a comporlo e cantarlo in brani come “Un regard, une image”, “Je suis une star” o “Tu seras le Midi”.

Che poi proprio scorrendo questa tracklist si vedono due facce: italiana e francese. Quale sposi con più naturalezza?
Ovviamente l’Italia e la Sicilia sono e faranno da padrone a vita, pero’ non nego e lo canto proprio sulle ultime canzoni che l’esperienza francese ha avuto il suo sacro ed importante perché che mi ha forgiato tanto regalandomi nuovi stimoli, nuove sonorità e nuove visioni.

Il prossimo sarà un disco di inediti?
Le 13 o più canzoni che comporranno il prossimo disco di inediti saranno un viaggio tra il rock, il grunge, la Sicilia, la Francia e le Hawaii, diciamo che vi ho spoilerato tanta tanta roba. Poi ne sentirete delle belle ma per il momento vi lascio in copioso silenzio.

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